Che cos’è il Bupropione?
Introduzione generale
Il Bupropione è un farmaco antidepressivo atipico utilizzato principalmente nel trattamento del disturbo depressivo maggiore e come supporto per smettere di fumare. Appartiene alla classe degli inibitori della ricaptazione della dopamina e della noradrenalina (NDRI), il che lo distingue da altri antidepressivi più comuni, come gli SSRI o gli SNRI. Il suo profilo farmacologico unico offre benefici specifici in termini di energia mentale e motivazione, due aspetti spesso compromessi nei pazienti affetti da depressione.
Il Bupropione è disponibile in diverse formulazioni, tra cui compresse a rilascio prolungato, e può essere prescritto sotto differenti nomi commerciali, tra cui il più noto è Wellbutrin. Tuttavia, esistono anche versioni generiche equivalenti che garantiscono la stessa efficacia terapeutica.
Differenze tra Bupropione e altri antidepressivi
A differenza di molti altri farmaci antidepressivi, il Bupropione non agisce in modo predominante sulla serotonina, ma piuttosto sulla dopamina e sulla noradrenalina, due neurotrasmettitori coinvolti nei meccanismi della motivazione, dell’attenzione e del piacere. Questa caratteristica lo rende particolarmente indicato per pazienti che presentano sintomi come affaticamento mentale, apatia e mancanza di energia.
Un altro aspetto distintivo del Bupropione è il suo effetto sul peso corporeo e sulla sfera sessuale. A differenza degli SSRI, che spesso provocano aumento di peso e disfunzioni sessuali, il Bupropione tende ad avere un impatto neutro o talvolta favorevole su questi aspetti. Questa tollerabilità può favorire una maggiore aderenza alla terapia nei pazienti che riscontrano effetti collaterali con altri antidepressivi.
Infine, il Bupropione è approvato anche come trattamento per la cessazione del fumo, grazie alla sua capacità di modulare i circuiti cerebrali coinvolti nella dipendenza da nicotina. Questa doppia indicazione terapeutica lo rende una scelta utile in pazienti che soffrono sia di depressione che di dipendenza dal tabacco, permettendo un approccio integrato alla cura.
Composizione
Principio attivo
Il principio attivo del Bupropione è il bupropione cloridrato, una molecola appartenente alla classe degli inibitori selettivi della ricaptazione della dopamina e noradrenalina (NDRI). Questo principio attivo è responsabile dell’effetto terapeutico del farmaco sia nel trattamento della depressione maggiore che nel supporto alla cessazione del fumo. La sua azione si esercita sul sistema nervoso centrale, dove regola la concentrazione di specifici neurotrasmettitori associati all’umore e alla motivazione.
Il bupropione cloridrato viene impiegato in concentrazioni diverse a seconda della formulazione e dell’indicazione terapeutica, ma la dose più comune nelle terapie standard è quella da 150 mg, generalmente somministrata in compresse a rilascio prolungato. Questo tipo di formulazione consente una distribuzione graduale del principio attivo nell’arco della giornata, migliorando la tollerabilità e riducendo il rischio di effetti collaterali.
Eccipienti comuni
Oltre al principio attivo, ogni compressa di bupropione contiene una serie di eccipienti, ovvero sostanze inerti utilizzate per garantire la stabilità, la conservazione e l’efficacia del farmaco. Gli eccipienti più comuni includono:
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Cellulosa microcristallina
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Ipromellosa
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Magnesio stearato
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Amido di mais
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Sodio croscaramellose
Questi componenti non esercitano un’azione farmacologica diretta ma sono fondamentali per la corretta formulazione del prodotto. È importante che i pazienti con allergie o intolleranze consultino la lista degli eccipienti prima dell’uso, specialmente in caso di forme particolari di sensibilità.
Formati disponibili
Il Bupropione è generalmente disponibile in forma di compresse rivestite a rilascio prolungato, il che permette una somministrazione comoda, solitamente una o due volte al giorno, mantenendo livelli plasmatici stabili del principio attivo. I formati più diffusi includono:
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Compresse da 150 mg
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Compresse da 300 mg (spesso somministrate come due da 150 mg)
Le confezioni possono variare in base al produttore e al tipo di autorizzazione, con possibilità di scelta tra versioni di marca come Wellbutrin e equivalenti generici. La disponibilità del formato a rilascio prolungato è particolarmente utile per migliorare l’aderenza al trattamento, riducendo la necessità di somministrazioni multiple nell’arco della giornata.
Come assumere il Bupropione
Dosaggio standard
Il dosaggio iniziale del bupropione varia a seconda dell’indicazione terapeutica e del profilo del paziente, ma nella maggior parte dei casi il trattamento comincia con una dose di 150 mg al giorno. Dopo alcuni giorni di monitoraggio e in assenza di effetti collaterali rilevanti, il medico può decidere di aumentare la dose fino a 300 mg al giorno, suddivisi in due somministrazioni da 150 mg ciascuna.
Per il trattamento della depressione, questo schema consente di raggiungere gradualmente il livello terapeutico ottimale, riducendo al minimo i rischi. Nel contesto della cessazione del fumo, il dosaggio iniziale è lo stesso, ma viene solitamente mantenuto costante per tutta la durata del programma.
Modalità di somministrazione
Il bupropione deve essere assunto per via orale, con un bicchiere d’acqua, preferibilmente sempre alla stessa ora per garantire una concentrazione stabile del principio attivo nel sangue. Le compresse a rilascio prolungato non devono essere spezzate, masticate o schiacciate, poiché ciò comprometterebbe il meccanismo di rilascio controllato e potrebbe aumentare il rischio di effetti indesiderati, inclusi eventi convulsivi.
È possibile assumere il bupropione con o senza cibo, anche se l’assunzione durante i pasti può ridurre eventuali disturbi gastrici. È consigliabile evitare l’assunzione in prossimità dell’orario di sonno, poiché il farmaco può causare insonnia in alcuni pazienti.
Durata del trattamento
La durata del trattamento con bupropione dipende dalla condizione clinica trattata. Per la depressione maggiore, la terapia può durare da alcune settimane a diversi mesi, sempre sotto supervisione medica. È importante non interrompere bruscamente l’assunzione del farmaco senza il parere del medico, anche in caso di miglioramento dei sintomi, per evitare ricadute.
Nel contesto del supporto alla cessazione del fumo, il trattamento con bupropione ha generalmente una durata di 7-12 settimane, ma può essere prolungato se ritenuto necessario dallo specialista. La valutazione della risposta terapeutica avviene di norma dopo le prime settimane di trattamento.
Cosa fare in caso di dose dimenticata
Se si dimentica di assumere una dose di bupropione, è consigliabile saltare quella dose e proseguire con la successiva all’orario previsto, senza raddoppiare la quantità. Assumere due dosi ravvicinate può aumentare il rischio di convulsioni, uno degli effetti avversi più gravi associati a questo farmaco. È fondamentale attenersi rigorosamente alle indicazioni del medico curante e seguire con precisione lo schema posologico stabilito.
Come funziona il Bupropione
Meccanismo d’azione
Il bupropione agisce principalmente come inibitore della ricaptazione della dopamina e della noradrenalina, due neurotrasmettitori chiave coinvolti nella regolazione dell’umore, dell’energia e della motivazione. A differenza di molti antidepressivi tradizionali che agiscono sulla serotonina, il bupropione ha un meccanismo d’azione distinto che ne giustifica l’impiego in contesti terapeutici specifici.
Bloccare la ricaptazione di dopamina e noradrenalina significa aumentare la disponibilità di questi neurotrasmettitori nello spazio sinaptico, favorendo una maggiore trasmissione nervosa nei circuiti cerebrali che modulano le emozioni e i comportamenti. Questo effetto contribuisce alla riduzione dei sintomi depressivi e al miglioramento delle funzioni cognitive compromesse nei disturbi dell’umore.
Effetti sull’umore e sulla motivazione
L’azione del bupropione sulla dopamina è particolarmente rilevante per i pazienti che manifestano anedonia, apatia e calo della motivazione, sintomi frequenti nella depressione maggiore. Il farmaco aiuta a ristabilire un senso di iniziativa, concentrazione e piacere nelle attività quotidiane.
Inoltre, il bupropione non è associato, in modo significativo, a effetti sedativi. Questo lo rende una scelta terapeutica adatta a persone che soffrono di depressione accompagnata da rallentamento psicomotorio e affaticamento. Anche l’effetto neutro o positivo su peso e funzione sessuale contribuisce a migliorare la qualità della vita dei pazienti durante il trattamento.
Azione nel trattamento del tabagismo
Oltre al trattamento della depressione, il bupropione è approvato per l’impiego nella cessazione del fumo. In questo ambito, la sua efficacia è legata alla capacità di modulare i circuiti cerebrali della gratificazione e della dipendenza, in particolare quelli coinvolti nel rilascio di dopamina in risposta alla nicotina.
Il bupropione riduce i sintomi dell’astinenza da nicotina e il desiderio impellente di fumare, aiutando i pazienti a superare le prime settimane critiche dell’interruzione. Questo effetto combinato sul piano psicologico e neurochimico rende il bupropione uno strumento prezioso per chi desidera smettere di fumare e ha avuto difficoltà con altri metodi.
Indicazioni
Trattamento della depressione maggiore
Il bupropione è indicato nel trattamento del disturbo depressivo maggiore negli adulti. La sua efficacia è stata dimostrata nel miglioramento dell’umore, dell’energia e della capacità di concentrazione nei pazienti affetti da depressione. Grazie al suo meccanismo d’azione, che agisce su dopamina e noradrenalina, il bupropione è spesso considerato una valida alternativa nei casi in cui gli antidepressivi serotoninergici non abbiano fornito benefici sufficienti o abbiano provocato effetti indesiderati come sedazione o disfunzioni sessuali.
Il trattamento con bupropione deve essere prescritto e monitorato da un medico, soprattutto nelle prime settimane, quando è necessario valutare la risposta terapeutica e adattare il dosaggio alle esigenze del paziente.
Supporto alla cessazione del fumo
Un’altra indicazione approvata del bupropione è il supporto alla cessazione del fumo nei pazienti motivati a smettere. In questo contesto, il farmaco viene prescritto come parte di un programma strutturato che può includere anche supporto psicologico e strategie comportamentali. L’assunzione di bupropione, iniziata una o due settimane prima della data prevista per l’interruzione del fumo, contribuisce a ridurre i sintomi dell’astinenza e il desiderio di nicotina, aumentando le probabilità di successo nel lungo periodo.
Questa indicazione è particolarmente utile per i soggetti che hanno già tentato di smettere di fumare con metodi tradizionali senza ottenere risultati soddisfacenti.
Altri usi off-label
In alcuni casi, il bupropione può essere prescritto per indicazioni non ufficialmente approvate (off-label), come il trattamento del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) negli adulti, la depressione stagionale o la gestione di sintomi legati alla stanchezza cronica. Tuttavia, questi impieghi devono sempre essere valutati con attenzione dal medico curante e si basano su un’analisi individuale del profilo del paziente, dei benefici attesi e dei potenziali rischi.
L’uso off-label richiede una sorveglianza clinica accurata, in quanto non tutte le indicazioni sperimentali dispongono dello stesso livello di evidenza scientifica o approvazione normativa.
Controindicazioni
Pazienti a rischio
L’uso del bupropione è controindicato in alcune categorie di pazienti a causa del rischio aumentato di effetti avversi, in particolare convulsioni. Il farmaco non deve essere assunto da persone con una storia pregressa di epilessia, convulsioni o disturbi che possono abbassare la soglia convulsiva, come il trauma cranico grave o alcuni tipi di tumori cerebrali.
È inoltre controindicato nei soggetti affetti da disturbi dell’alimentazione, in particolare anoressia nervosa e bulimia, poiché queste condizioni sono associate a squilibri elettrolitici che aumentano la vulnerabilità alle convulsioni indotte dal farmaco. Altri fattori di rischio includono abuso di alcol, sospensione improvvisa di benzodiazepine o sedativi e utilizzo contemporaneo di stimolanti.
Interazioni farmacologiche
Il bupropione può interagire con numerosi farmaci, potenziandone gli effetti o aumentandone la tossicità. In particolare, è necessario evitare la co-somministrazione con altri medicinali che aumentano il rischio di convulsioni, come antipsicotici, antidepressivi triciclici, corticosteroidi sistemici e farmaci per la sospensione dell’alcol.
Un’interazione di particolare rilievo si verifica con gli inibitori delle monoaminossidasi (IMAO), con i quali il bupropione non deve essere assunto contemporaneamente né entro i 14 giorni successivi alla sospensione dell’uno o dell’altro. Questa combinazione può causare reazioni gravi, tra cui crisi ipertensive.
Il bupropione è anche un inibitore del citocromo P450 2B6 e può quindi alterare il metabolismo di altri farmaci che utilizzano questo enzima, come alcuni antiretrovirali, antiepilettici e chemioterapici. È sempre fondamentale informare il medico di tutti i medicinali in uso, compresi quelli da banco e a base di erbe.
Gravidanza e allattamento
L’utilizzo del bupropione durante la gravidanza richiede una valutazione attenta del rapporto rischio-beneficio. Gli studi disponibili non hanno evidenziato un aumento consistente del rischio di malformazioni congenite, ma i dati non sono sufficienti per escludere completamente la possibilità di effetti negativi sul feto. La decisione di prescrivere bupropione in gravidanza deve essere presa solo se strettamente necessario e sotto stretto controllo medico.
Durante l’allattamento, piccole quantità di bupropione possono essere trasferite al neonato attraverso il latte materno. Sebbene non siano stati osservati effetti avversi gravi nei lattanti esposti, è consigliabile cautela, in particolare nei neonati prematuri o con condizioni mediche complesse. In tali casi, potrebbe essere necessario considerare un’alternativa terapeutica o interrompere temporaneamente l’allattamento.
Effetti Collaterali
Effetti comuni
Il bupropione è generalmente ben tollerato, ma può causare alcuni effetti collaterali, soprattutto nelle prime settimane di trattamento. Tra gli effetti più frequentemente segnalati vi sono:
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Insonnia: spesso legata alla stimolazione dopaminergica, può essere gestita assumendo il farmaco al mattino.
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Secchezza delle fauci: un sintomo tipico ma di solito lieve, che tende a diminuire nel tempo.
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Mal di testa: può presentarsi in fase iniziale e risolversi con l’adattamento dell’organismo al farmaco.
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Nausea: più comune all’inizio della terapia, soprattutto se assunto a stomaco vuoto.
Questi sintomi sono generalmente transitori e si risolvono spontaneamente man mano che il corpo si abitua al principio attivo. Tuttavia, se persistono o peggiorano, è importante rivolgersi al medico.
Effetti meno comuni ma gravi
In rari casi, il bupropione può causare effetti collaterali più seri. Il più rilevante è il rischio di convulsioni, che aumenta in presenza di fattori predisponenti o in caso di sovradosaggio. Questo rischio è dose-dipendente e può essere ridotto seguendo attentamente le indicazioni terapeutiche.
Altri effetti gravi ma rari includono:
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Reazioni allergiche gravi, come eruzioni cutanee, prurito diffuso, gonfiore del viso o della gola e difficoltà respiratorie.
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Aumento della pressione arteriosa, specialmente nei pazienti con ipertensione non controllata.
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Alterazioni dell’umore, ansia marcata, irritabilità o comportamento aggressivo.
Queste reazioni richiedono un intervento medico immediato e la sospensione del trattamento.
Quando consultare un medico
È fondamentale contattare tempestivamente un medico in presenza di sintomi anomali, gravi o persistenti, in particolare:
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Crisi convulsive, anche singole.
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Episodi di agitazione o pensieri suicidari.
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Sintomi allergici sistemici.
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Comparsa di battito cardiaco irregolare o molto accelerato.
Una sorveglianza clinica regolare, soprattutto all’inizio della terapia, permette di identificare rapidamente eventuali reazioni avverse e di intervenire in modo adeguato per adattare il trattamento alle esigenze del paziente.
Domande Frequenti (FAQ)
Posso acquistare il bupropione senza ricetta online?
Sì, è possibile ottenere il bupropione senza ricetta attraverso farmacie online affidabili che offrono servizi di consulenza medica integrata. Questo approccio consente di accedere al farmaco in modo sicuro e legale, anche per chi ha difficoltà a recarsi fisicamente in una struttura sanitaria. È comunque importante rispondere a un questionario sanitario per verificare l’idoneità al trattamento.
Qual è il dosaggio più comune del bupropione 150 mg?
Il bupropione 150 mg è il dosaggio standard iniziale per la maggior parte dei pazienti. Può essere utilizzato sia per il trattamento della depressione maggiore sia come aiuto nella cessazione del fumo. In alcuni casi, il medico può decidere di aumentare il dosaggio a 300 mg al giorno, suddiviso in due somministrazioni. La formulazione a rilascio prolungato garantisce una copertura costante per l’intera giornata.
Quanto costa il bupropione generico e qual è il suo prezzo rispetto al prodotto di marca?
Il bupropione generico prezzo è generalmente più contenuto rispetto alla versione di marca, pur garantendo la stessa efficacia terapeutica e gli stessi standard di qualità. Il costo può variare in base alla confezione e al fornitore, ma le versioni generiche rappresentano una scelta vantaggiosa per i pazienti che necessitano di trattamenti di lunga durata.
Qual è il wellbutrin prezzo nelle farmacie online?
Il wellbutrin prezzo può variare sensibilmente in base al dosaggio, alla confezione e alla farmacia online scelta. Essendo il marchio registrato del bupropione, il Wellbutrin tende ad avere un costo più elevato rispetto al generico. Alcune farmacie online offrono promozioni o sconti su confezioni multiple, rendendolo più accessibile per chi necessita di trattamenti continuativi.
Esiste un wellbutrin generico equivalente?
Sì, esiste un wellbutrin generico che contiene lo stesso principio attivo, ovvero bupropione cloridrato, ed è disponibile in formulazioni equivalenti sia per il dosaggio che per la modalità di rilascio. Il generico è approvato dalle autorità sanitarie competenti e rappresenta un’alternativa terapeutica valida, sicura ed economicamente vantaggiosa rispetto al prodotto di marca.
Smettere di fumare – Dr. Matteo Rinaldi
Dr. Matteo Rinaldi è uno pneumologo di riferimento con sede a Firenze, presso l’Ospedale Careggi, dove dirige l’Unità Operativa di Pneumologia Clinica. Laureatosi con lode in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bologna, ha conseguito la specializzazione in Malattie dell’Apparato Respiratorio presso l’Università degli Studi di Firenze. Ha inoltre completato un Master di II livello in Pneumologia Interventistica all’Università di Pavia, focalizzandosi su tecniche avanzate di diagnosi e trattamento delle patologie polmonari complesse.
Con oltre 11 anni di esperienza, il dottor Rinaldi è autore di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e partecipa attivamente a congressi europei come relatore e formatore. È membro della Società Italiana di Pneumologia (SIP/IRS) e dell’European Respiratory Society (ERS). Apprezzato per il suo approccio umano e personalizzato, ha ottenuto vari riconoscimenti, tra cui il Premio Nazionale per la Ricerca Clinica Respiratoria.
«Respirare è vivere – e io sono qui per difendere ogni respiro.» — Dr. Matteo Rinaldi

Dr. Matteo Rinaldi